sabato 31 luglio 2010

ELVIS ESOTERICO

Cari amici, bloggers e semplici curiosi, ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto dopo aver visto la puntata che la trasmissione REBUS - QUESTIONI DI CONOSCENZA ha dedicato al mio libro su Elvis e il Priorato di Sion (mi dicono che in questi giorni è stata fatta rivedere una replica). Ringrazio anche Maurizio Decollanz per la sua apertura mentale, che lo porta ad indagare sempre con onestà intellettuale gli argomenti più diversi. Alcuni mi hanno chiesto se si riuscirà mai a venire a capo dei molti misteri della storia, tipo la strana ascesa e discesa del Re del rock. A costoro debbo dire, come ho ribadito in trasmissione, che non basta il talento a spiegare il successo planetario di un uomo che, come nel caso di Elvis, era un povero contadino del sud, uno che era stato persino scartato dalle grandi fiere musicali dei primi anni Cinquanta, tipo Grand Ole Opry. Il talento e il genio in Elvis, voglio dire, ci sono eccome, ma credo che le sue capacità siano state strumentalizzate da organizzazioni di potere che avevano altre finalità, innanzitutto politico-ideologiche e subito dopo commerciali. Parker non era un parvenu, è stato un uomo ombra e cerniera con lo show business americano e con gli ambienti militari e della politica del tempo. Questi settori erano alleati tra di loro nel tentativo di estirpare e debellare il comunismo internazionale. Presley, si sa, era un accanito anticomunista, anche se la sua personale estrazione sociale avrebbe dovuto portarlo verso altri sentieri ideologici ma Elvis non poteva né doveva essere diversamente da come apparso in tutto il corso della sua vita: un uomo che si è fatto da solo nell’America degli americani anticomunisti! Elvis, inoltre, dimostra di essere una persona intimamente legata all’esoterismo. E’ chiamato Re, the King, come il re perduto del Priorato di Sion. Elvis si sente anche investito di una missione divina, ultra-terrena perché qualcuno lo convince di questo, perché sente parlare di divinazione, di destini segnati, di Cabala ebraica. Chi lo convince a considerarsi un pontefice capace di comunicare con le forze oscure della natura, non sono certamente quegli yes-men che lo seguivano notte e giorno. Dovevano per forza essere persone di potere, di una certa caratura e spessore, gli stessi che possono far parte di organizzazioni esoteriche come la Skull & Bones, il Bohemien Club o il Priorato di Sion. Gente che sa il fatto suo, che crede nell’Antica Arte della magia, nell’esoterismo spinto, con tutte le sue implicazioni positive e negative e con tutti gli annessi e connessi. Il mio libro spiega perché Elvis cominciò ad usare nel preambolo dei suoi concerti le note immortali de “Così parlò Zoroastro” di Richard Strauss. Spiega perché Elvis metteva costumi di scena esoterici in grado di catturare l’immaginario collettivo. Perché le sue danze e le sue movenze sessuali sfrenate ricordano quelle dei sacerdoti vudù o degli sciamani d’America. Perché si sentiva un Templare, un rosacrociano, un santone. Tutti questi aspetti trovano una risposta nella strada che io ho tracciato nel libro, un nuovo modo di vedere l’uomo Presley, sotto l’angolazione delle energie che attraversano i destini dei grandi uomini della Storia, come Elvis The Pelvis, appunto… Ricordate una cosa e scrivetevela bene in mente: dentro ogni uomo o donna di successo si nasconde una concezione esoterica della vita e sotto ogni concezione esoterica si nascondono un uomo o donna di successo. L’esoterismo è più di una religione, è una realtà, è numero, è segno zodiacale, è energia… Buona estate a tutti Il vostro Michele Allegri